Alle quattro del mattino scopro un bellissimo corso da duemilaquattrocento euro solo in presenza a Roma; consulto vari siti per prepararmi ad affrontare il mio progetto irrealizzabile che, in quanto tale, probabilmente è il motivo per cui non sto dormendo e anche quello per cui il progetto abortirà entro le sette, quando prevedo di riaddormentarmi. Succede sempre così.
Dai, Fabio, svegliati, fammi compagnia. Raccontami di nuovo quella storia delle sette note con cinque accordi e una scala modale, quella che mi ha fatto pensare “oh, alla fine tutti suonano la stessa roba”. Sicuramente gli accordi non erano cinque, ma ora non ricordo. Fabio, ma perché tu la notte dormi? Non puoi fare come me, rigirarti nel letto chiedendoti perché la vita – che alla fine si riduce a mangiare, bere, dormire, respirare, lavorare otto ore ok, ma poi fare quel cazzo che vuoi – ti riesca così faticosa? Perché sviare dal tracciato easy per cercare la complessità (ed esserne immancabilmente delusa, perché il desiderio è legato a doppio filo con la fantasia e alla narrazione. Alla realtà, invece, glielo appiccichi con lo sputo).
Sto leggendo due libri di due scrittori famosi. Non mi stanno piacendo, dove sto sbagliando?
Fabio, il gatto è di nuovo dalla mia parte del letto, non posso stendere le gambe. Non si è mosso neanche quando ho starnutito e mi si è spaccato il labbro.
Ho un sito nuovo, non ve l’avevo ancora detto perché è un sito serio, c’è proprio scritto mariarivola.it e ci sono i miei contatti, il mio blog, la descrizione del mio lavoro. È fatto bene, quello che me lo ha costruito è un precisino: “Ma questo Sasso di San Zenobio è un sasso o una montagna?” “Vuoi dirmi che la cotoletta alla milanese non la cuoci con il burro?”, “Buone. Sono tagliatelle, non so perché le chiamino tagliolini, ma son buone”. Io, invece, ho paura delle definizioni, quindi avere un sito ordinato dove spiego bene cosa faccio, mi agita un po’. In ogni caso, anche da questo ho imparato qualcosa: il sasso in realtà è di San Zanobi e chi fa i siti si chiama webmaster.
In foto: vista da una zona a me molto cara.